"Et la vie va" di Abraham Ségal: un documentario che ha il combattimento negli occhi

La vita continua, ma anche la morte, in questo documentario di Abraham Ségal, che esamina le pulsioni opposte di Eros e Thanatos che sconvolgono le nostre vite da diversi anni, tra la tragedia dei migranti che annegano a migliaia nel Mediterraneo e nella Manica, la paura della crisi climatica che sta già causando caos in alcune parti del mondo, le minacce pandemiche e l'aumento di eventi estremi quasi ovunque sul pianeta. Tante fonti di paura per le giovani generazioni, ma anche campi di lotta e solidarietà.
Non è un caso che il tema centrale di questo film sia una giovane donna che si propone come investigatrice. Pauline Roth, che ha appena realizzato il suo primo documentario, si mette alla ricerca di risposte, cercando soprattutto di comprendere le ragioni che hanno condotto il mondo in quella che sembra una situazione di stallo e i mezzi da mettere in atto per uscirne. Con lei, passiamo da una crisi all'altra e da un interlocutore all'altro, o meglio da un interlocutore all'altro perché le donne sono molto presenti in questo film, da Juliette Delaplace , responsabile dell'accoglienza degli esuli al Secours ca
Libération